Entrerà in vigore il 31 marzo 2021 la nuova edizione della pubblicazione ENAC dedicata ai criteri d’implementazione e procedure per zone geografiche degli UAS (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio remoto): la Circolare ENAC ATM 09A.
Il Regolamento (UE) 2019/947, concernente norme e procedure per l’esercizio di aeromobili senza equipaggio, all’articolo 15, prevede che gli Stati membri possono definire determinate zone geografiche nelle quali sono vietate o regolamentate alcune operazioni UAS.
La Circolare definisce i criteri per la implementazione delle zone geografiche, in accordo a quanto previsto dal predetto Regolamento.
Ne propongo di seguito ampi stralci:
1. APPLICABILITA’
La Circolare ENAC ATM09A si applica agli UAS come definiti dai Regolamenti (UE) 2019/947 ed ENAC “UAS-IT”.
2. ZONE GEOGRAFICHE
Con riferimento al Regolamento (UE) 2019/947, art. 15, sono definite zone geografiche nello spazio aereo nazionale secondo i seguenti criteri:
a) per motivi di safety, nelle vicinanze degli aeroporti (inclusi eliporti e avio/eli/idrosuperfici gestite) in accordo ai criteri stabiliti nel paragrafo 3 “Zone geografiche nelle vicinanze degli aeroporti”
b) per motivi di safety, security, tutela della sicurezza e ambientale, nonché avviso di pericoli alla navigazione, tutte le aree classificate come regolamentate (R), vietate (P), pericolose (D), nonché quelle ad esse assimilabili (es.: lancio paracadutisti e volo acrobatico), pubblicate in AIP-Italia ENR 5 e replicate sul sito d-flight
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Nelle zone geografiche situate nelle vicinanze degli aeroporti (inclusi eliporti e avio/eli/idrosuperfici gestite) sono:
a) vietate le operazioni UAS della categoria “aperta”;
b) permesse operazioni UAS della categoria “specifica” o “certificata”, in accordo alle prescrizioni riportate nel paragrafo 4 “Procedure per l’utilizzo dello spazio aereo”
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Nelle aree classificate come regolamentate (R), vietate (P), pericolose (D), nonché in quelle ad esse assimilabili vale quanto segue:
a) le aree ‘P’ e ‘D’: sono vietate alle operazioni UAS,
b) le aree ‘R’ sono vietate alle operazioni UAS quando attive e secondo quanto riportato in AIP-Italia ENR-5 e replicate sul sito d-flight.
3. ZONE GEOGRAFICHE NELLE VICINANZE DEGLI AEROPORTI
Sono stabilite le seguenti norme generali:
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Le distanze indicate nelle successive sezioni sono riferite all’ARP (punto di riferimento aeroportuale) oppure, nel caso di avio/eli/idrosuperfici autorizzate e/o gestite, alle coordinate geografiche pubblicate. Per la pista 16L/34R dell’aeroporto di Roma/Fiumicino le distanze sono calcolate dalle coordinate geografiche pubblicate per ciascuna soglia pista.
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Nel caso di aeroporti civili dove sono presenti sia piste con procedure strumentali sia piste senza procedure strumentali si applicano ad ogni singola pista, rispettivamente, i criteri indicati nelle sezioni che seguono
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Nei casi in cui le dimensioni delle aree indicate ai successivi paragrafi risultino superiori alle dimensioni della CTR, laddove istituita, i limiti laterali delle stesse saranno ridotti ai limiti laterali della CTR, non interessando lo spazio aereo non controllato.
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Nel caso di piste o aeroporti attigui va tenuto conto, in caso di sovrapposizione delle aree di cui ai successivi paragrafi, del criterio più restrittivo.
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Le caratteristiche degli aeroporti/eliporti civili e militari aperti al traffico civile, delle relative ATZ e delle caratteristiche dei CTR sono riportate in AIP- Italia. Le caratteristiche delle ATZ degli aeroporti militari non aperti al traffico civile sono riportate in AIP-Italia ENR 2. Le caratteristiche delle avio/eli/idrosuperfici autorizzate e/o gestite sono riportate sul sito www.enac.gov.it. Tali informazioni sono replicate sul sito d-flight.
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All’interno delle zone geografiche nelle vicinanze degli aeroporti (come di seguito definite, ad eccezione delle aree rosse) sono possibili operazioni UAS attorno ad un ostacolo, orizzontalmente entro 50m e verticalmente fino a 5m sopra l’altezza dell’ostacolo stesso. In tal caso, il pilota UAS deve ottenere il preventivo permesso del proprietario/responsabile dell’ostacolo in oggetto.
ZONE GEOGRAFICHE NELLE VICINANZE DI AEROPORTI CIVILI CON PROCEDURE STRUMENTALI
Sono identificate e attive negli orari di apertura dell’aeroporto (come riportato in AIP o NOTAM)
(AREA ROSSA)
fino a 6 km dall’ARP (o soglia pista 16L/34R Fiumicino) longitudinalmente in entrambe le direzioni di pista e nell’area che si estende per 2.5 km a partire da entrambi i lati della pista.
Limiti verticali: SFC / UNL
(AREA ARANCIONE)
area compresa fra 6 e 10 km dall’ARP (o soglia pista 16L/34R di Roma/Fiumicino), longitudinalmente in entrambe le direzioni di pista, e nell’area compresa fra i 2.5 km e i 4 km a partire da entrambi i lati della pista.
Limiti verticali: 25m (85ft) AGL / UNL
(AREA GIALLA)
area compresa fra 10 km e 15 km dall’ARP (o soglia pista 16L/34R Fiumicino) longitudinalmente in entrambe le direzioni di pista e nell’area compresa fra i 4 km e gli 8 km a partire da entrambi i lati della pista (e comunque entro i limiti laterali della CTR, laddove istituita).
Limiti verticali: 45m (150ft) AGL / UNL
Nota:
oltre 15 km dall’ ARP (o soglia pista 16L/34R Fiumicino) longitudinalmente in entrambe le direzioni di pista e oltre gli 8 km a partire da entrambi i lati della pista:
1) se all’interno di ATZ o CTR:
limiti verticali: 60m (200ft) AGL / UNL
2) se al di fuori degli spazi aerei controllati:
limiti verticali: 120 m (400 ft) AGL / UNL
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Nell’esempio che segue ho provato a disegnare le zone geografiche afferenti la RWY 16L/34R di Roma Fiumicino, unico caso in cui i riferimenti geografici sono rappresentati dalle coordinate delle soglie pista, anziché dall’ARP.
I rettangoli che ne derivano sono infatti leggermente più “allungati”.
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ZONE GEOGRAFICHE NELLE VICINANZE DI AEROPORTI CIVILI SENZA PROCEDURE STRUMENTALI DI VOLO
Sono identificate e attive negli orari di apertura dell’aeroporto (come riportato in AIP o NOTAM).
Fra queste zone sono incluse le avio/idrosuperfici autorizzate e/o gestite.
(AREA ROSSA)
fino a una distanza di 3 km dall’ARP o coordinate geografiche pubblicate, longitudinalmente in entrambe le direzioni di pista e nell’area che si estende per 1 km a partire da entrambi i lati della pista.
Limiti verticali: SFC / UNL
(AREA ARANCIONE)
area compresa fra 3 e 6 km dall’ARP (o coordinate geografiche pubblicate) longitudinalmente in entrambe le direzioni di pista, e nell’area compresa fra 1 km e 2.5 km a partire da entrambi i lati della pista.
Limiti verticali: 25m (85ft) AGL / UNL
(AREA GIALLA)
area compresa fra 6 e 10 km dall’ARP (o coordinate geografiche pubblicate) longitudinalmente in entrambe le direzioni di pista, e nell’area compresa fra 2,5 km e 4 km a partire da entrambi i lati della pista e comunque entro i limiti laterali della CTR, laddove istituita
Limiti verticali: 45m (150ft) AGL / UNL
Nota:
oltre 10 km dall’ ARP, longitudinalmente in entrambe le direzioni di pista e oltre i 4 km a partire da entrambi i lati della pista:
1) se all’interno di ATZ o CTR:
limiti verticali: 60m (200ft) AGL / UNL
2) se al di fuori degli spazi aerei controllati:
limiti verticali: 120 m (400 ft) AGL / UNL
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Nell’esempio che segue ho provato a disegnare le zone geografiche afferenti la RWY 08/26 dell’aeroporto di Asiago.
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ZONE GEOGRAFICHE NELLE VICINANZE DI ELIPORTI CIVILI SENZA PROCEDURE STRUMENTALI DI VOLO
Sono identificate e attive negli orari di apertura dell’aeroporto (come riportato in AIP o NOTAM).
Fra queste zone sono incluse le elisuperfici autorizzate e/o gestite e l’elisuperficie “Ospedale di Cles”.
(AREA ROSSA)
entro un raggio di 1,5 km dall’HRP o coordinate geografiche pubblicate.
Limiti verticali: SFC / UNL
(AREA ARANCIONE)
area compresa fra 1,5 km e 2,5 km di raggio dall’HRP o coordinate geografiche pubblicate
Limiti verticali: 25m (85ft) AGL / UNL
(AREA GIALLA)
area compresa fra 2,5 km e 3,5 km di raggio dall’HRP o coordinate geografiche pubblicate e comunque entro i limiti laterali della CTR, laddove istituita
Limiti verticali: 45m (150ft) AGL / UNL
Nota:
oltre 3.5 km dall’ HRP o cordinate geografiche pubblicate:
1) se all’interno di ATZ o CTR:
limiti verticali: 60m (200ft) AGL / UNL
2) se al di fuori degli spazi aerei controllati:
limiti verticali: 120 m (400 ft) AGL / UNL
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Nell’esempio che segue ho ho provato a disegnare le zone geografiche afferenti l’eliporto di Clusone (nord-Est dell’aeroporto di Bergamo).
Per completezza di informazione devo rilevare che con l’AIRAC A8/21, in vigore dal 9 settembre 2021, l’eliporto di Clusone è stato eliminato.
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ZONE GEOGRAFICHE NELLE VICINANZE DI AEROPORTI MILITARI
Sono identificate e attive negli orari di apertura dell’aeroporto (gli aeroporti aperti al traffico civile sono inclusi).
(AREA ROSSA)
entro un raggio di 6 km dall’ARP o coordinate geografiche di riferimento, e comunque entro i limiti laterali dell’ATZ
Limiti verticali: SFC / UNL
(AREA ARANCIONE)
area compresa fra 6 km e 10 km di raggio dall’ARP e comunque entro i limiti laterali deIl’ATZ
Limiti verticali: 25m (85ft) AGL / UNL
(AREA GIALLA)
area compresa fra 10 km e 15 km di raggio dall’ARP longitudinalmente in entrambe le direzioni di pista, e fino a 8 km a partire da entrambi i lati della pista, oppure oltre i limiti laterali dell’ATZ e comunque entro i limiti laterali della CTR, laddove istituita
Limiti verticali: 45m (150ft) AGL / UNL
Nota 1:
oltre 15 km dall’ ARP, longitudinalmente in entrambe le direzioni di pista e oltre 8 km a partire da entrambi i lati della pista (ovvero oltre 10km di raggio dall’ ARP, come applicabile):
a) se all’interno della CTR:
limiti verticali: 60m (200ft) AGL / UNL
b) se al di fuori degli spazi aerei controllati:
limiti verticali: 120 m (400 ft) AGL / UNL
Nota 2:
Oltre i limiti laterali dell’ATZ degli aeroporti militari, se al di fuori degli spazi aerei controllati:
limiti verticali: 120 m (400 ft) AGL / UNL
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Nell’esempio che segue ho provato a disegnare le zone geografiche afferenti la RWY 04R/22L di Pisa San Giusto:
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4. PROCEDURE PER L’UTILIZZO DELLO SPAZIO AEREO
OPERAZIONI SUL SEDIME AEROPORTUALE
All’interno delle aree sovrastanti il sedime aeroportuale le operazioni UAS, in categoria “specifica” o “certificata”, possono essere condotte, previa autorizzazione operativa rilasciata dall’ENAC, per specifiche esigenze connesse con la gestione delle attività aeroportuali sugli aeroporti civili e sugli aeroporti militari aperti al traffico civile.
(nella Circolare ENAC ATM 09A sono elencate le procedure per ottenere l’autorizzazione alle operazioni).
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OPERAZIONI CHE NECESSITANO DI SPAZI AEREI RISERVATI
E’ possibile che emerga la necessità di una riserva di spazio aereo per lo svolgimento delle operazioni UAS, di norma nei seguenti casi:
a) all’interno delle zone geografiche nelle vicinanze degli aeroporti come definite al paragrafo 3 “Zone geografiche nelle vicinanze degli aeroporti”
b) nell’ambito della valutazione di rischio secondo l’art. 11 del Reg. (UE) 2019/947
c) nel rimanente spazio aereo oltre l’altezza di 120m dal punto più vicino alla superficie terrestre
L‘operatore UAS deve tener conto del nulla osta relativo all’utilizzo dello spazio aereo rilasciato da parte dell’ENAC – Direzione Aeroportuale competente per territorio o dell’Aeronautica Militare, a seconda dei casi.
Tali operazioni sono quindi condotte all’interno di una zona temporaneamente regolamentata (R) (istituita secondo le procedure indicate nella Circolare ATM 09A)
Tali zone saranno rese pubbliche sia tramite il Servizio di Informazioni Aeronautiche (NOTAM e/o Supplemento AIP-Italia) per gli aspetti riguardanti gli aeromobili con equipaggio, sia tramite il sito d-flight per gli aspetti riguardanti gli UAS.
Le richieste d’istituzione di una restrizione dello spazio aereo (zone permanenti) per le operazioni UAS sono valutate e autorizzate dall’ENAC secondo le procedure pubblicate nelle circolari della serie ATM. Le zone permanenti per le operazioni UAS sono pubblicate in AIP-Italia e replicate sul sito d-flight.
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ECCEZIONI DI APPLICABILITA’
La circolare ENAC ATM 09A è applicabile dal 31 Marzo 2021, ad eccezione del paragrafo riguardante la pubblicazione in formato digitale sul sito D-Flight delle informazioni sulle zone geografiche, che risulterà pienamente applicabile solo dal 1 Gennaio 2022.
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NOTE AGGIUNTIVE
1.
Nonostante questo esuli dall’argomento del post, devo dare conto della recente pubblicazione in AIP, con la variante A3/21, in vigore dal 22 Aprile 2021, della normativa inerente le “OPERAZIONI CON DRONI IN BVLOS IN PROSSIMITA’ DI OSTACOLI“.
Di seguito il suo contenuto:
Nello spazio aereo italiano, al di sotto dei 120 m AGL, sono autorizzate operazioni con droni (UAS) oltre le linea di vista (BVLOS) in prossimità di ostacoli internamente al volume che li circonda largo 15 m (per es. linee elettriche, inclusi tralicci e cavi).
Tenuto conto che particolari operazioni in BVLOS non consentono la separazione con il traffico interferente, nelle operazioni autorizzate al di sotto dei 150 m AGL in prossimità di ostacoli, con esclusione delle operazioni di decollo e atterraggio da aeroporti, eliporti, nonchè avio/elisuperfici gestite/autorizzate (non quelle occasionali), il pilota in comando è tenuto a consultare il portale D-Flight (https://www.d-flight.it) prima di ogni volo per assicurare la opportuna distanza di sicurezza in prossimità degli ostacoli.
Le mappe delle missioni BVLOS riportate sul sito D-Flight descrivono le missioni per le 24 ore successive.
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Osservazioni di “aeronauticalinformation.it”:
1) Non viene stabilito un limite minimo di altezza raggiungibile al di sopra dell’ostacolo di riferimento.
2) la nuova normativa stabilisce l’obbligo a carico di aerei con equipaggio di mettere in atto azioni per garantire adeguata separazione dai Sistemi aerei senza equipaggio. Credo che sia la prima volta che accada ed è un evento, a suo modo, storico.
2.
Il 23 Settembre 2021 è andata in pubblicazione la Circolare di Informazioni Aeronautiche A4/21, con lo scopo di aumentare la
diffusione delle novità d’interesse degli utilizzatori dello spazio aereo e degli aeroporti introdotte nella Circolare ENAC ATM 09A “UAS-IT – Criteri di implementazione e procedure per zone geografiche”, del 24 Marzo 2021.
La Circolare ENAC ATM- 09A resta comunque il primario riferimento normativo.
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CONCLUSIONI
Vorrei evidenziare che, rispetto alla precedente edizione, la Circolare considera ora attive le zone geografiche nelle vicinanze degli aeroporti solo durante gli orari di apertura degli stessi.
Questo comporta un supplemento di attenzione da parte degli operatori UAS per le pubblicazioni AIS e per i NOTAM.
Rilevo inoltre che non è facile reperire informazioni sugli orari di attività delle avio/idrosuperfici autorizzate e/o gestite.
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